lunedì 26 maggio 2008

RAID CONTRO ATTIVISTI ANIMALISTI IN AUSTRIA

Alle sei di mattina del 20 maggio, la polizia austriaca ha condotto un raid contro diversi attivisti per i diritti animali, perquisendo le loro case, appartamenti, magazzini.
Sono state 18 le case perquisite in tutta l'Austria, e 14 gli attivisti arrestati. In molti casi gli attivisti sono stati svegliati dalla polizia armata, e brutalmente ammanettati, mentre la loro casa veniva perquisita.
In alcuni casi, è stata buttata giù la porta dell'appartamento da unità speciali delle polizia (WEG) armate e col passamontagna, che hanno trattato gli attivisti come terroristi pericolosi.
Le accuse ai 14 arrestati sono relative a 31 diversi capi d'imputazione, ma tutti collegati alla campagna antipellicce contro la compagnia Kleider Bauer. Gli attivisti sono stati accusati di associazione per delinquere secondo la legge austriaca 278.
La Kleider Bauer è nota per aver cercato già in passato di ridurre al silenzio le proteste con denunce ai danni degli attivisti, e per essere riuscita ad ottenere ingiuzioni della corte che impedivano di fatto le manifestazioni.
Da 2 anni si stanno tenendo costantemente dei presidi di protesta davanti a vari negozi di quest'azienda in molte città dell'Austria. Gli arrestati sono ovviamente alcuni tra gli attivisti più impegnati.
La polizia ha sequestrato computer, cellulari, documenti, rendendo impossibile il proseguimento della campagna nell'immediato futuro.
Questo è il peggior raid contro gli attivisti animalisti che si sia mai visto finora in Austria.
E' stata subito organizzata la difesa per gli arrestati e si stanno tenendo dimostrazioni di solidarietà davanti alle stazioni di polizia.

Non è ancora chiaro chi sarà trattenuto in arresto e chi verrà subito rilasciato.
Dall'Italia, possiamo mandare messaggi di protesta alle istituzioni austriache e di solidarietà agli attivisti scrivendo all'ambasciata autriaca in Italia, all'indirizzo:
rom-ob@bmaa.gv.at

A seguire una lettera tipo:

Egregio Ambasciatore d’Austria in Italia,

le scrivo per unirmi alla protesta contro le istituzioni austriache che hanno dato l'ordine di arrestare e perquisire le case di molti attivisti per i diritti animali di tutta l'Austria per fermare la campagna antipellicce che stavano portando avanti. Crediamo che ogni persona abbia tutto il diritto di esprimere la sua protesta contro l'uccisione di animali per le pellicce, come stavano facendo questi volontari, e crediamo che non vi siano dubbi su chi ha torto e chi ha ragione, tra le persone che torturano e ammazzano gli animali per farne pellicce, e le persone che invece vogliono difendere questi animali.

Le chiediamo di estendere alle istituzioni austriache il nostro biasimo per questo comportamento, e la nostra solidarietà verso gli attivisti.

Distinti saluti,
NOME E COGNOME

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Fonte: EVANA, Dawn raids against anti-fur activists in Austria

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